Lama Zopa Rinpoce inizia questo insegnamento parlando della scomparsa del padre di una monaca, morto di infarto un mese dopo la scomparsa della madre a causa del cancro e del COVID-19. Rinpoce ci ricorda che quando sentiamo che qualcuno sta per morire o che è morto è sempre bene ricordare: “Io avrò la stessa esperienza, succederà anche a me. Tutto ciò che rimarrà di me è solo il mio nome. Questo è tutto, nient’altro”. Può succedere in ogni momento ed è molto importante ricordarlo.

Anche i buddhisti spesso non praticano la consapevolezza della morte. Si può parlare della vacuità e studiare la filosofia, ma la prima pratica fondamentale del Dharma è rinunciare all’attaccamento a questa vita ricordando la morte e l’impermanenza. Anche le persone anziane sono scioccate dal fatto che stanno per morire. Quando le persone che conosci muoiono, è un insegnamento incredibilmente potente, che ti ricorda che puoi morire in qualsiasi momento. Se non ti prepari ora, sarà difficile per la tua mente essere felice quando il tuo respiro si fermerà.

Dalle “Strofe di consigli per meditare sull’impermanenza” di Gungthang Tenpai Dronme:

“Se, mentre hai il controllo della tua vita,
non stabilisci una solida base per una felicità duratura,
quando l’andare e il venire del tuo respiro si fermerà,
sarà difficile per la tua mente essere felice.”

Ricordare la morte e l’impermanenza ti porta al Dharma. Anche se fai offerte di pranzo a centinaia di Maudgalypu e Sharipu (arhat discepoli del Buddha), ricordare la morte e l’impermanenza per un secondo è molto meglio. Offrire il pranzo non vi farà perdere immediatamente il concetto di permanenza e non vi farà ricordare il Dharma. L’ultimo insegnamento di Buddha è stato proprio l’impermanenza.

Rinpoce ci guida nello sviluppo della motivazione per l’ascolto degli insegnamenti: abbiamo la responsabilità totale di liberare innumerevoli esseri senzienti dagli oceani di sofferenze samsariche e condurli alla felicità senza pari, alla cessazione totale delle oscurazioni grossolane e sottili e al completamento di tutte le realizzazioni. Quindi dovresti pensare: “Perciò, devo raggiungere l’illuminazione. Per questo motivo, ascolterò gli insegnamenti”.

Rinpoce spiega che quando il nostro guru muore dovremmo seguire il consiglio che ci ha dato nel suo precedente insegnamento, ovvero: impegnarci nei sei ricordi, fare puja e pratiche (compresa la Lama Ciopa con lo tzog). Questa è un’incredibile purificazione. Se hai accumulato del karma negativo in relazione al guru, questa è la più grande purificazione, e si accumulano vasti meriti.

Rinpoce continua il suo commentario su“Le cento chiare realizzazioni” del Glorioso Narthang.
Un punto che Rinpoce sottolinea con forza è il seguente: quando facciamo offerte al Sangha o ai laici che sono discepoli del nostro guru, dovremmo pensare che stiamo facendo offerte ai pori del guru stesso. Per prima cosa genera bodhicitta, poi, qualunque cosa tu stia offrendo, a qualsiasi numero di discepoli del tuo guru, pensa: “Sto facendo offerte ad ogni poro del mio guru”. Accumulerete molti più meriti in questo modo, piuttosto che fare offerte a innumerevoli Buddha, Dharma e Sangha, a innumerevoli statue, stupa o testi. Anche se hai un’attività da un miliardo di dollari, non è niente in confronto a questo.

Insegnamento, registrato il 16 marzo 2021, al monastero di Kopan in Nepal.

Traduzione e doppiaggio: Ven. Siliana Bosa

In questa foto : Lama Zopa Rinpoce durante un video-insegnamento, Monastero di Kopan, Nepal, Marzo 2021.

Foto del Ven. Lobsang Sherab.

Segue il video degli insegnamenti di Lama Zopa Rinpoce: