Questo video inizia con la seconda parte della breve storia di Ghesce Losang Sherab e dell’evoluzione dell’annuale Festival della Grande Preghiera (Monlam) che si tiene al monastero di Kopan in Nepal all’inizio di ogni nuovo anno lunare.

Per la mente pervasa dalle emozioni distruttive, i deliri ti fanno sentire bene, dice Lama Zopa Rinpoce all’inizio di questo insegnamento. Per esempio, se uno si arrabbia a causa di un nemico – qualcuno che ti ha fatto del male o ti ha criticato, se tu fai del male a quella persona o la uccidi, come in guerra, sei lodato per la tua rabbia. Ma ogni essere è stato gentile con te più e più volte da rinascite senza inizio, ferire chiunque abbia attaccamento e sentirsi bene con esso è un atto di follia.

La rabbia è molto pericolosa per il sistema immunitario e non crea protezione per il corpo. Blocca la circolazione sanguigna e può causare un infarto. In questo modo, il pericolo di morte è causato dalla mente. In alternativa, gioire in una situazione, anche di sfida o dannosa, rilassa il corpo e rende la mente libera e felice.

Da parte nostra, possiamo praticare la gioia di fronte al danno; ma da parte dell’altra persona, dovrebbe praticare l’autodisciplina. Dato che ti stai esercitando in rallegrarti per la situazione, potrebbe apparire che l’altra persona possa fare tutto ciò che desidera, facendo anche del male agli altri. Rinpoce chiarisce che non è così. Se danneggia gli altri, quella persona dovrebbe smetterla .

Poi ancora Rinpoce afferma che FPMT ha la responsabilità di servire le persone e prendersi cura di loro nel miglior modo possibile, ma allo stesso tempo, coloro che vanno in un centro, progetto dell’FPMT per la meditazione o ad un ritiro dovrebbero praticare la contentezza di ciò che è offerto. Questo è praticare la rinuncia: meno desiderio, più contentezza e soddisfazione.

Praticando l’autodisciplina e la contentezza si può portare la pace nel mondo piuttosto che essere come un petardo pieno di rabbia.

Sul tema dell’impermanenza, Rinpoce ci ricorda che un giorno tutti coloro che sono vivi saranno morti. Ciò include personaggi famosi ed esseri santi: tutti gli esseri trasmigratori che vivono ora, ad un certo punto in futuro, non saranno più qui, solo i loro nomi rimarranno. Vediamo continuamente persone morire, ma non crediamo che un giorno capiterà a noi. Crediamo nel concetto di permanenza. Dobbiamo pensare: “Prima o poi, non sarò più qui”. Poiché stiamo correndo tutti verso la morte, non ha senso essere attaccati alla nostra ricchezza o agli oggetti del desiderio.

Insegnamento, registrato il 5 giugno 2020, nel monastero di Kopan

Traduzione e doppiaggio: Ven. Siliana Bosa

In questa foto: Puja a Saka Dawa a Kopan, presenziata da Kyabje Lama Zopa Rinpoche