Enjoy Life Liberated from the Inner Prison” (Godetevi la vita liberata dalla prigione interiore) è un nuovo libro di Lama Zopa Rinpoce.

Lama Zopa Rinpoce, che ricopre il ruolo di direttore spirituale del Liberation Prison Project, ha chiesto alla ven. Robina Courtin, che dirige il progetto dal 2009, di compilare le più di cento lettere che ha scritto nel corso degli anni, in risposta alle persone detenute che lo hanno contattato. Robina ha redatto i consigli spirituali di Rinpoce in una narrazione che copre tutti i punti del sentiero verso l’illuminazione.

A proposito del libro:

“diretto e senza scendere a compromessi, Rinpoce chiarisce al di là di ogni dubbio come l’essere in prigione sia un’opportunità perfetta per sviluppare l’approccio radicale, perfezionato da tutti i grandi praticanti tibetani, di trasformare la disperazione e la mancanza di speranza in felicità e liberazione.”

“L’entità della sincera compassione e dell’amore che Rinpoce offre alle persone che gli scrivono è incredibile. Dona loro il potere di non abbandonare mai lo sviluppo del loro potenziale e della loro capacità di aiutare gli altri.”

“ Questo consiglio non è soltanto per le persone detenute. È per tutti noi.”

Ecco un breve estratto dal Capitolo 1:

Il carcere non è la vera prigione

Vivere la propria vita sotto il controllo dell’ignoranza è in realtà la prigione più grave – e ognuno vive dentro di essa.

La prigione interiore

Le persone che non sono in carcere pensano che soltanto le persone come voi siano in prigione, ma non hanno nessuna idea di tutte le prigioni  nelle quali  essi stessi sono rinchiusi. Le persone comuni, coloro che non praticano il Dharma – comprese le persone nei tribunali, la polizia, i re e i presidenti – in realtà stanno vivendo in prigione. Persone che sono libere di viaggiare, di andare ovunque vogliano, di fare qualsiasi cosa vogliano, oppure i miliardari che pensano di possedere ogni cosa, tutti gli oggetti del desiderio , stanno vivendo tutti in una prigione. La vostra prigione esteriore, l’edificio in cui vivete, non è nulla in confronto alle loro prigioni interiori! 

È molto importante osservare gli altri esseri senzienti in questo mondo e vedere quanto stiano soffrendo. Essi sono i veri prigionieri. Ci sono così tanti  esempi di questo, persone che stanno soffrendo così tanto, la loro vita interiore è così deprimente, piangono e sono infelici.  Le persone benestanti, per esempio, che possiedono tantissime cose ma che non hanno ancora trovato soddisfazione, possono essere più infelici di persone che hanno molto poco. Anche se sono miliardari, trilionari o zilionari, anche se vivono in una casa fatta di diamanti, con miliardi di automobili, piscine, milioni di servitori – non sono felici. Qualche anno fa, la persona di maggior successo dell’anno era sulla copertina della rivista Time – ovvero di successo nel fare i soldi. Dopo essere diventato ricco non poteva neppure uscire perché aveva paura che lo potessero rapire. Così restava rinchiuso  tutta la sua vita, il che significa che era proprio come vivere in prigione, come vivere mentalmente in prigione, e soffrire mentalmente ancora di più di una persona in prigione. Quanta sofferenza!

La prigione dei concetti errati.

Di fatto, siamo tutti in queste prigioni interiori. Siamo intrappolati nella prigione dei concetti errati: credendo  che i fenomeni impermanenti siano permanenti; credendo  che il temporaneo piacere samsarico  sia la felicità; credendo  che il corpo, che è soltanto un contenitore di schifezze, sia pulito. 

Ci sono tantissimi concetti e visioni errate, e queste prigioni esistono  da tempo senza inizio.

La prigione dell’attaccamento 

Stiamo vivendo nella prigione più pericolosa, la prigione dell’attaccamento, del desiderio. Normalmente viviamo soltanto per la felicità di questa vita. Guardiamo al samsara come se fosse un parco bellissimo, ma in realtà è sofferenza. Quando viviamo con attaccamento – facendo le cose che l’attaccamento vuole ventiquattr’ore al giorno, lavorando sempre per l’attaccamento, afferrandoci sempre a questa vita – tutte le nostre azioni diventeranno karma negativo, la causa del samsara. L’attaccamento ci prende in trappola come una mosca intrappolata nella cera bollente di una candela accesa. Ci travolge come un gigantesco maremoto. Il risultato è una marea di problemi, uno dopo l’altro. Il nostro cuore è colmo di infelicità. Non c’è pace. Ci sono solo confusione e insoddisfazione.

La prigione della rabbia

E quando non riusciamo a ottenere quello che il nostro attaccamento vuole, sorge la rabbia e danneggiamo altri esseri senzienti, distruggendo così le cause della nostra felicità, i nostri meriti e il nostro buon karma. La nostra mente è agitata, non soltanto ora ma da rinascite senza inizio. Siamo agitati, senza controllo, come un elefante impazzito.

La prigione dell’egoismo

Viviamo nella prigione dell’egoismo, conducendo la nostra vita dominati dal pensiero egocentrico. Pensiamo che questo “io” sia il più importante, più prezioso degli altri, il più prezioso tra tutti gli esseri senzienti. Forse pensiamo che siamo più importante persino tra gli esseri santi, i buddha e i bodhisattva! Quando seguiamo il pensiero egocentrico, qualsiasi cosa facciamo, tutte le azioni del nostro corpo, parola e mente, diventano un ostacolo al raggiungimento della felicità e, infine, al raggiungimento dell’illuminazione, ed un ostacolo al liberare innumerevoli esseri senzienti dagli oceani della sofferenza samsarica e condurli all’illuminazione […]

Per saperne di più sul nuovo libro di Lama Zopa Rinpoche “Enjoy Life Liberated from the Inner Prison” e leggere il primo capitolo completo (in lingua inglese): https://enjoylifeliberatedfromtheinnerprison.com/

Liberation Prison Project Italia sta lavorando alla traduzione del testo in italiano.

Enjoy Life Liberated from the Inner Prison è stato pubblicato come raccolta fondi per il Liberation Prison Project dal Lama Yeshe Wisdom Archive ed è stato sponsorizzato da The Bodhicitta Trust. Negli ultimi venticinque anni Liberation Prison Project è stato un’ancora di salvezza per le persone nelle prigioni in tutto il mondo, a cui essi si rivolgevano per libri buddhisti e consigli spirituali nello sforzo di trovare un significato nella vita quando qualsiasi altra cosa era persa.

Lama Zopa Rinpoce è il direttore spirituale della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT), un’organizzazione di Buddismo Tibetano dedicato alla trasmissione della tradizione e dei valori del Buddhismo Mahayana in tutto il mondo attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio civile.

In foto: Rinpoce si gode le offerte di fiori, Singapore 2019. Foto del Ven. Lobsang Sherab.