Uno studente ha scritto a Lama Zopa Rinpoche perché stava soffrendo dopo aver rotto con il/la sua partner e faceva fatica a praticare.
Studente mio carissimo, prezioso, gentile, che esaudisce i desideri, grazie mille per la tua cortese email di alcuni giorni fa. In questa occasione voglio condividere alcune citazioni con te, in modo che tu possa comprendere più chiaramente ora. Si dice negli insegnamenti (dalle Trentasette Pratiche del Bodhisattva, v.9):
“La felicità delle tre esistenze (samsara)* è come la rugiada sull’erba: è nella natura dei fenomeni; si estingue in un istante. Ciò che non cambierà è il sublime stato di liberazione. Perseguire ciò è la pratica del bodhisattva”.
Quello che dice questo verso è che nel reame del desiderio, reame di forma e senza forma (per esempio “samsara”), la felicità è temporanea, non definitiva, non perpetua. Perché temporanea? Perché è nella natura della sofferenza: la sofferenza della sofferenza, la sofferenza del cambiamento, e la sofferenza omnipervasiva composta (la sofferenza della sofferenza e del cambiamento sorge dalla sofferenza omnipervasiva composta). Questa felicità non dura. L’esempio qui è la rugiada sull’erba”. Può scivolare giù in ogni momento. Può sparire in qualunque momento.
Dobbiamo realizzare questo. Altrimenti, se non realizziamo la natura dell’impermanenza, allora l’idea di credere nella felicità vera e nella permanenza ci imbrogliano, ingannano la nostra vita. Quell’attaccamento all’idea errata non ci permette di raggiungere la liberazione dal samsara: la felicità eterna. Invece, abbiamo costantemente allucinazioni e soffriamo sempre nel samsara.
Ti prego, riconosci cosa Buddha ha insegnato nel Dharmapada:
La fine di tutte le accumulazioni è finita, la fine della risalita è la discesa (anche una montagna deve cadere, così come la più alta torre del mondo – alla fine – disintegrarsi), la fine dell’incontrarsi è separazione, la fine della vita è la morte.
E ancora, dal Dharmapada (v. 182):
Questo corpo umano è estremamente difficile da ottenere. Per coloro che stanno alfine morendo, così difficile essere vivi, (e perfino più) difficile ascoltare il santo Dharma (perché è così difficile per Buddha discendere nel mondo).
È anche detto, forse da Milarepa:
La connessione delle relazioni – vogliamo sempre la compagnia senza la separazione, ma è certo che dovremo necessariamente separarci.
Anche desiderare di continuare sempre in questa confortevole unione senza separazione, ma è certo che dovremo andarcene da qui. Anche desiderare di provare sempre la gioia della felicità, del piacere, senza separazione, ma è certo che ci si dovrà perdere.
Questo è il mio consiglio per te, di non dimenticare nella tua vita quotidiana e vita normale la meditazione consapevole.
Con molto amore e preghiere,
Lama Zopa
ph.credits: Alexis Roitman, Spain, 2019