Geshe Sonam Ngodup

Geshe Sonam Ngodup nasce a Kardze, nella regione Kham nel 1968. Fin da piccolo, impara a leggere e a scrivere guardando le scritture con suo zio, in un monastero vicino casa. A 13 anni, lascia il Tibet e intraprende un viaggio verso l’india per cominciare la sua formazione monastica ed entrare al Monastero Sera Jey. Riceve, in quel periodo, l’ordinazione monastica da Sua Santità il Dalai Lama.

Grazie agli studi condotti con stimati maestri, incluso suo zio Khensur Rinpoche Lobsang Delek, entra nella classe di Lharampa Geshe e si laurea tra i tre primi del suo anno tra tutti i Geshe di Sera, Drepung e Ganden.

Completati gli studi a Sera, Geshe Sonam trascorre un anno al Gyume Tantric College, dove studia la filosofia e i rituali del tantra.

Tornato, poi, a Seram Geshe Sonam diventa un maestro di scrittura (petri gegan), uno dei pochi Geshe, scelti ufficialmente per questo ruolo nel monastero. E’ stato il più popolare tra i giovani Geshe insegnanti a Sera. Molto amato dai suoi numerosi studenti, ha affrontato diversi argomenti e ricoperto questo ruolo per quasi 10 anni.

Geshe Sonam ha insegnato in diverse occasioni al Monastero Nalanda in Franca ed è stato maestro residente al Maitreya Istitute nei Paesi Bassi dal 2012 al 2017. Geshe-La insegna un’ampia varietà di argomenti, tra cui diversi moduli del Basic Program e lezioni per principianti sul Lam Rim e le azioni del Bodhisattva. Considerato un maestro molto amato, Gheshe-La è conosciuto per il suo calore, la sua disponibilità e la sua umiltà.

Alcuni insegnamenti di Geshe-La

  1. Noi dovremmo capire che l’insegnamento di Buddha è esperienziale. Questo significa che il sentiero che ha ci ha mostrato è un sentiero che lui stesso ha percorso. Un sentiero che ha percorso lui stesso fino alla sua destinazione.
  2. Ritorniamo a quel verso originale del Buddha che dice “Ho indicato il percorso verso la liberazione, ma devi essere tu stesso ad attuarlo”. Quando pensiamo a queste parole noi dovremmo considerarci come discepoli di Buddha, e dovremmo considerare queste parole come fossero un’istruzione personale rivolta a noi. E, avendo considerato quelle parole come un’istruzione personale, dovremmo poi sviluppare la motivazione pensando “farò del mio meglio per percorrere questo sentiero di liberazione fino alla destinazione finale. Farò del mio meglio per applicare queste istruzioni”
  3. Nel Bodhisattva vacaryavatara, il Figlio del Conquistatore Shantideva dice che se ci focalizziamo solo sul superamento di nemici esterni, sappiamo che ancor prima di averne sconfitto uno, un’altra persona che non ci piace molto, presto lo rimpiazzerà. E se ti sbarazzi di quel secondo nemico, molto presto arriverà una terza persona che non ti piace a sostituirli. Tuttavia, se ti concentri sulla sconfitta dei nemici interni come la rabbia, l’impazienza e così via, poi i nemici esterni non saranno più in grado di disturbare la tua mente.